Le Città del Tufo
Sovana, Pitigliano e
Sorano sono città simboleggiate dal tufo, elemento che da sempre ha caratterizzato la zona. Tutto il territorio è di origine vulcanica ed è frastagliato da enormi speroni tufacei intagliati da numerosi vani rupestri, un tempo abitati ed ancora oggi impiegati come magazzini o ricovero per attrezzi agricoli. Al tufo è legata la storia di questo lembo della Maremma Collinare; nel corso del tempo questa roccia ha permesso alle antiche popolazioni preistoriche, etrusche e medioevali di sfruttare e modellare il territorio con necropoli, vie di comunicazione, colombari e molto altro. Anche gli attuali borghi fatti di abitazioni addossate le une alle altre e costruite in tufo, danno la sensazione di essere un tutt'uno con gli speroni di roccia sottostante.
Sovana è un suggestivo
borgo medioevale. Fu dapprima un fiorente centro etrusco di cui ne è testimone la Necropoli Etrusca con la sua Tomba "regina" Tomba Ildebranda a forma di tempio greco. Fu poi importante città in epoca romana, tanto è vero che nei primi secoli del Cristianesimo divenne sede vescovile.
Dalla Rocca Aldobrandesca, percorrendo un selciato in cotto, si arriva fino alla Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo, e racchiusa così tra i simboli dei poteri che l'hanno governata, Sovana conserva ancora il suo antico incanto e splendore. Nella Piazza del Pretoriosi può ammirare il
Palazzo Pretorio,
la Loggia del Capitano,
il Palazzo dell'Archivio, nonché la Chiesa di Santa Maria Maggiore e il seicentesco Palazzo Bourbon del Monte, in parte addossato all'antica Chiesa di SanMamilianoe, proseguendo per via del Duomo, sulla sinistra, si trova la presunta casa natale del
personaggio più illustre di Sovana, Ildebrando divenuto poi
Papa con il nome di
Gregorio VII.
Pitigliano, sospeso sulla sua rupe di tufo tra valli verdeggianti, è un antico borgo. Le suggestioni dell'attuale centro storico medioevale, con la sua fitta rete di vicoli ed il fascino dei suoi dintorni, ne hanno fatto una meta celebre del turismo internazionale, certificata dal suo inserimento fra i "Borghi più belli d'Italia". E‘ anche definita la
Piccola Gerusalemme perché a partire dalla metà dell'800 vi si insediò una cospicua comunità ebraica proveniente da Livorno. Ad oggi è possibile ammirare la Sinagoga ancora funzionante ed il museo dedicato alla comunità dove è possibile visitare i luoghi di lavoro e della vita pubblica della tradizione ebraica.
Il"
Bianco di Pitigliano", prodotto dalla Cantina Cooperativa e da altri validi viticultori (Villa Corano, Roccaccia ecc.) è stato il primo ad ottenere la Doc in Maremma. Le incredibili cantine scavate nel tufo, dove il vino si conserva a temperatura costante, testimoniano i tempi remoti della tradizione vinicola, a conferma dei quali vi è stata anche la produzione di vino kasher per gli ebrei ad opera della Cantina Cooperativa. Di ottima qualità è pure l'olio proveniente dall'Oleificio "Colline del Fiora" e dai frantoi della zona, adatto per la bruschetta che qui si chiama "pancrocino".
Anche
Sorano colpisce per l'inconsueta agglomerazione degli edifici che quasi si confondono con la roccia sulla quale è costruito. Al suo interno un dedalo di strade e vicoli trasversali, tanto intricati che vi daranno la sensazione di perdere l'orientamento. Il borgo è circondato da imponenti vallate alla base delle quali scorrono limpidi fiumi, dove trovano luogo numerosi siti archeologici dal fascino incredibile.
Nella valle, oggi
Parco Archeologico Città del Tufo , gli etruschi hanno scavato le loro monumentali vie "
cave", chiamate anche "tagliate".
Questi affascinanti percorsi viari, scavati a cielo aperto nelle colline di tufo, non hanno raffronti in altre civiltà del mondo antico e per questo sono sono state fatte numerose ipotesi sulla loro reale funzione: canali per convogliare le acque piovane dai pianori alle valli, semplici vie di comunicazione, passaggi strategici studiati contro i nemici, sentieri cerimoniali e così via...
All'interno del Parco Archeologico Città del Tufo,
le Vie Cave di Sorano e Sovana conducono il visitatore alla scoperta delle necropoli etrusche. Camminare nelle "tagliate", tra pareti di tufo alte anche più di venti metri è un emozione impossibile da descrivere.
Numerosi sono inoltre i monumenti da visitare a Sorano. Tra essi da non perdere ricordiamo il
Masso Leopoldino, la
Fortezza Orsini ed il parco di
San Rocco situato dall'altra parte della valle come a vegliare su Sorano. Tutto intorno al villaggio, vigneti, oliveti e campi coltivati dove pascolano greggi di pecore, tutta l'area infatti è estremamente dedita all'agricoltura. Un' ulteriore conferma dell'alta qualità ambientale sono le eccellenti produzioni tipiche che derivano dalla lavorazione di queste terre.