Torre Alfina
Torre Alfina, frazione di
Acquapendente, è un caratteristico borgo, annoverato tra "i Borghi più Belli d'Italia" dall'omonima associazione. Sorge nell'alto medioevo attorno ad una torre di avvistamento già esistente. Con l'espandersi del borgo, la rocca originaria venne fortificata con una seconda cinta muraria, costituita da bastioni, dalle mura delle abitazioni e munita di più porte d'accesso. Due di queste sono scomparse con i lavori di ristrutturazione del marchese Cahen, mentre è ancora presente Porta Vecchia. Il palazzo, costruito a ridosso della torre, fu dimora dei signori di turno. L'attuale aspetto del castello si deve a Sforza Cervara, ex capitano di ventura, che provvedette alla ricostruzione in stile rinascimentale del primitivo castello medievale. Celebre è inoltre il bosco del
Sasseto, un lembo di foresta ultracentenaria composta da querce, faggi, agrifogli che si ergono tra enormi scogli e grotte originati da antiche eruzioni vulcaniche. Al suo interno si trova il mausoleo gotico dove giacciono le spoglie del marchese Edoardo Cahen.
Il borgo ha due grandi tradizioni che sono il
gelato artigianale, la cui produzione inizia alla fine degli anni '60 e che fu una grande innovazione per quei tempi, tanto che pian piano negli anni per gli abitanti dell'
Alto Lazio, dell'
Orvietano e della bassa
Toscana, andare a mangiare il gelato a Torre Alfina divenne un vero e proprio pellegrinaggio, che tuttora continua e le
pappardelle al cinghiale che da oltre 10 anni sono protagoniste della omonima Sagra, famosa in tutta la zona, che si svolge durante la settimana di Ferragosto nella piazza centrale del Borgo.
Nel 2005, in seguito alla costituzione dell'associazione
Torre Alfina Blues, che nasce con l'intento di promuovere la diffusione della musica Blues, Rithm & Blues, Gospel, Jazz e ogni altra forma di musica afro-americana, si afferma il
Torre Alfina Blues Festival. Fin dalla prima edizione del 2005, il festival ha visto transitare sul suo palco artisti di fama internazionale e giovani emergenti.